CAVOLETTO DI BRUXELLES
Photo, style, food and passion.

Sigrid Verbert foodphotografhy, foodblogger (www.cavolettodibruxelles.it) e autrice del libro Regali Golosi.

Lo stile secondo Sigrid?

La semplicità, decisamente. Non sono una ragazza molto barocca, amo i colori tenui, la luce, molta, la sensazione dell’effimero, del momento che va via… Nel contempo mi piace la carnalità, sentire la sostanza delle cose, la loro texture, quindi semmai per me lo stile è un discreto andarivieno fra questi due poli.

Il mondo dei blog, il tuo blog e quali blog di stile segui?

Sarò banale ma amo molto designsponge, che tratta di stile un po’ a 360°, con collaborazioni virtuose con persone, artisti, designer e creativi di un po’ tutti i settori, un’altra fonte di piccole e grandi novità che mi piace seguire è polka dot, poi sono affezionata a blog come Wolf and Willow ma anche siti un pochino più ‘manuali’ come How about orange…

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La visione e la cultura dell’estetica tra Belgio e Italia?

Hum… domanda interessante… Alla quale però non mi sento del tutto in grado di risponde… Cioè, vissuto dal dentro ho la netta sensazione che vivendo in Belgio si era più ‘esposti’ a stili venuti un po’ da tutte le parti, influenze cosmopolite, insomma, elementi e stili venuti da tutte le parti del mondo si sfiorano nel quotidiano, sono pane quotidiano, per tutti, ed è una cosa che ho sempre avvertito molto, cosi come ho sempre apprezzato molto il fatto che in sostanza uno può andare in giro per Bruxelles vestendosi assolutamente come gli pare, inventandosi, appunto, uno stile del tutto personale. In Italia, e nonostante fosse un paese rinomatissimo per la sua cultura, il suo design di punta ecc, e nonostante io veda in certi ambienti molto interesse e cultura, molte cose venute da altrove e a cui ci si ispira ecc, mi pare però che il quotidiano, la norma, sia più conservatrice, appunto, respiro molto meno aria cosmopolita a Roma che a Bruxelles. Il che ha vantaggi e inconvenienti…

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La fotografia. La giusta luce, l’imprecisione di un dettaglio, i cromatismi rendono ogni scatto unico. I tuoi scatti sono il risultato di una ricerca del dettaglio o di una scelta impulsiva dell’attimo?

I miei scatti sono abbastanza impulsivi, io non sono una fotografa maniacale (con tutto il rispetto per i fotografai maniacali). Chiaramente, le cose sono un po’ diverse a secondo che si tratti di foto di reportage o di studio, io appunto preferisco credo la prima, anche se in realtà lavoro molto con la seconda, però ecco appunto, in studio limito abbastanza l’artefatto e il costruito. In realtà, il lavoro di studio è tutto incentrato su quello invece mi piace lasciarmi affascinare da un dettaglio non previsto, usare la luce naturale, lasciare che siano le cose che vengono a te, in qualche modo… Tutto questo ovviamente in una certa misura, non si può improvvisare tutto.

Il tuo armadio e il tuo capo perfetto?

Il mio armadio è una perenne lotta di stagioni (ho sempre poco tempo per cui una delle cose che faccio più fatica a fare è il cambio di stagione, che faccio solitamente con ¾ di stagione di ritardo). Per me un capo perfetto è quel vestito dal taglio perfetto che ha la capacità di essere infinitamente versatile, per cui, in sostanza, ne ho tre (che cambiano ma rimangono costanti): jeans levis, giacca da tailleur nera e camicia bianca. Se ci aggiungiamo un paio di all star, un paio di stivaletti tacco 10 e due tre sciarpe fatte a mano prese su etsy.com, sono apposta per tutto l’anno …

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La ricetta che secondo te ha maggior stile e allure?

Quelle improvvisata con due tre verdure prese un’ora prima al farmer’s market. Può essere semplicissima, una zuppa, un insalata di verdure fresche croccanti o di verdure invernali cotte al vapore, o arrostite al forno con poco miele e limone, ma il prodotto di stagione, buono, freschissimo, cresciuto con cura umana (e quindi non intensivamente ecc) ha tutt’altro sapore, e soprattutto ha un altro aspetto: è molto più bello dei tristi cuginetti da supermercato. Dopodiché basta davvero poco, un po’ di fior di sale, un filo di olio d’oliva buono, e si ottiene un qualche cosa di semplice, sano, colorato, buono per il corpo, insomma, il vero lusso e il vero stile, oggi, in materia di cibo, stanno in ricette di questo tipo, naturali e felici…

“Pensa a qualcosa di goloso. Qualcosa che ti piacerebbe ricevere, spacchettare, annusare, sgranocchiare, degustare. Quando regalate qualche cosa fatto da voi regalate un po’ ciò che ci manca così crudelmente di questi tempi: l’impronta umana, l’unicità irrepetibile, il ‘personalizzato’ autentico, il sapore del vero… Nel contempo, regalare cose che si mangiano equivale a regalare a se stessi un attimo in cui svuotarsi la mente e rilassarsi occupando le mani.”

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Un nuovo libro, non solo ricette ma qualcosa in cui si percepisce passione e come sostieni “Una passione dove racchiudere il tuo mondo”. Il tuo mondo è fatto di….

Direi semplicità, sentimenti, e soprattutto cose vere. Amo il fatto a mano più del prodotto industriale (non a caso citavo etsy.com poco fa, per me il futuro è li, nelle cose fatte in pochi esemplari, con le mani). Il mondo in cui vorrei vivere è cosi, ha oggetti preziosi perché realizzati da persone e non da macchine (chiaramente non leggerlo come un invito all’estremismo, penso semplicemente che l’artigianato va recuperato, assolutamente), e ha consumatori consapevoli di ciò che è buono per loro e per il mondo, capaci di distinguere l’utile dal superfluo, capaci d
i tornare a dare il giusto valore alle cose invece di consumare in modo scriteriato e frenetico. Quindi più consapevolezza e sostenibilità per tutto, e soprattutto un ritorno alla manualità, al tatto, alle sensazioni autentiche, che negli ultimi decenni si sono un po’ persi per strada, mi sembra. E devo dire che ho davvero la sensazione che pian pianino si stia andando in quella direzione, sarebbe bello davvero…

CAVOLETTO DI BRUXELLES

Per chi ti volesse seguire al di là degli aggiornamenti quotidiani sul tuo blog www.cavolettodibruxelles.it dove presenterai il tuo libro?

A Perugia, all’occasione di Eurochocolate, mercoledi 20 ottobre, a Torino, presso il Salone del gusto, sabato 23 ottobre, poi a Roma, il 12 novembre presso la libreria Mel di via nazionale. Aggiungeremo molto probabilmente una data fiorentina e una milanese, che chiaramente inserirò sul blog quando saranno state fissate…

Special thanks

Pamela Rossi ufficio stampa Giunti

Maurizio Camagna (autore del primo splendido scatto!www.camagna.it) per la tempestività e l’estrema disponibilità

Sigrid Verbert per l’infinita pazienza e gentilezza

ph.sigridverbert.com